Nel silenzio magico del canneto

Recentemente ho cercato refrigerio nelle acque di un lago prealpino. Il silenzio del canneto è interrotto solo, di tanto in tanto, dal fruscio del vento; l’acqua è immobile e riflette il cielo azzurro e le canne dorate, in una trama intessuta sulla superficie. Metto la muta (rigorosamente umida!), le pinne, la maschera e la zavorra: scivolo in acqua lievemente, la bombola rimarrà asciutta vista la profondità davvero ridotta. Per essere in un lago, la visibilità è buona, anche se il sedimento fine potrebbe dare problemi a livello fotografico. Sul fondo, tra ramaglie e pietre, scorgo i rospi. Sono venuto qui per loro, per assistere come ogni anno (ma stavolta da sott’acqua) al loro raduno, che li porta a migrare in massa, finendo schiacciati spesso dalle auto, fino ai laghi e alle paludi in cui si accoppiano e depongono le uova. I rospi stessi, muovendosi, alzano un poco di sedimento; alcuni sono già a coppie, la femmina grande il doppio del maschio abbracciato saldamente al suo dorso, mentre altri (maschi) sono soli e attendono l’arrivo in acqua delle compagne, dato che la stagione è un po’ in ritardo. Il canneto appare un muro verde, bellissimo e immobile, e qua e là si vedono ammassi gelatinosi, le uova delle rane, specie più precoci. E così, con l’acqua a 10°C, iniziano due ore nel blu-verde per fotografare questi anfibi nel momento più interessante del loro ciclo annuale...ho montato sulla macchina un obbiettivo grandangolare fisheye, in modo da poter fotografare gli animali mostrando anche il loro ambiente, e non solo avere ritratti o dettagli dei rospi. Gli spunti sono stati vari: dalle silhouettes di individui che nuotavano in superficie, a inquadrature “split” (metà dentro e metà fuori dall’acqua), a inquadrature dal basso in modo da mostrare la superficie come uno specchio del cielo e della vegetazione soprastanti. Ci è scappato pure un autoscatto…Batterie dei flash esaurite dopo qualche centinaio di scatti, è ora di uscire. Lascio i rospi alla loro acqua fresca e ai loro impegni riproduttivi, ed esco ad asciugarmi sotto lo sguardo sorpreso dei passanti della ciclabile.